Chiesa della SS. TRINITA' di Teregua

Nella frazione di Teregua sorge una antica chiesa dedicata alla Santissima Trinità.

Chiesa della S. Trinità di Teregua

Da poco restaurata grazie all'affetto di molti appassionati che l'hanno scelta come "luogo del cuore" del FAI (Fondo Ambiente Italiano) classificandola al 4o posto nel censimento del 2004. Leggi l'articolo >>>

Una targa posta nei pressi della Chiesa ne illustra brevemente la storia.

Chiesa della S. Trinità di TereguaChiesa della S. Trinità di Teregua. La cinquecentesca chiesetta di Teregua si caratterizza per una architettura particolarmente semplice: la facciata a capanna è ornata da un oculo e, sopra il portale d'ingresso, da una lunetta affrescata con una rappresentazione della Trinità.
Questa essenzialità rimanda ad un epoca di fondazione molto antica. Smentita l'indicazione lasciata da Pietro Antonio Sertorio, parroco della vallata, di una sua possibile costruzione nel V secolo, la collocazione temporale più credibile rimanda al XIV secolo: la cerimonia di consacrazione fu officiata infatti dallo stesso prelato che benedisse nel 1356 la prima pietra dell'erigenda chiesa di S. Maria a Cepina.
L'edificio venne ricostruito e affrescato dopo il 1521, come si deduce dalla delibera del consiglio del 27 luglio di quell'anno in cui fu decretata l'elargizione di una somma di cereali e di una di vino "pro danda deputatis super eccelsiam Santae Trinitatis fiendam in contrada di Teregua".
Qualche decennio più tardi venne commissionata la sua decorazione al bresciano Vincenzo De Barberis.
Purtroppo il prezioso ciclo di affreschi del presbiterio e dell'abside, che realizzò nel 1546, fu malamente ritoccato nel secolo scorso.
Vi sono rappresentati la Trinità, la Madonna in trono con il Bambino, l'Annunciazione, numerosi personaggi della storia sacra e l'imago pietatis. Quest'ultima ripropone il dogma cristiano di un Dio che, avendo assunto la natura umana, accetta anche la morte.
Attributi al De Barberis, artista di scuola milanese particolarmente attivo in Valtellina dal 1521 al 1551, sono anche il ciclo dell'Eneide e le Storie dell'Orlando Furioso nel Palazzo Besta di Teglio e gli affresci nelle vicine chiese di S. Pietro e S. Lucia in Valdisotto.
L'intitolazione della chiesa è verosimilmente da relazionare al dibattito teologico promosso dai riformati seguaci di Zwingli che misero in discussione il dogma della Trinità. Il riferimento a questo principio fondamentale del credo cattolico ritorna insistentemente nella decorazione della chiesa.
Incentrato sulla visione della Trinità è infatti il cinquecentesco polittico intagliato posto sopra l'altare; il soffitto mostra un'effige dello Spirito Santo su un cielo azzurro con stelle dorate contornato da una serie di cornici affrescate con forme geometriche.
Il motivo a stella a otto punte che decora il pavimento è simbolo anch'esso di Maria e della Chiesa su cui è avvenuta l'effusione dello Spirito Santo.

Altre informazioni sulla chiesa si trovano sul sito dell'Associazione Ad Fontes. Leggi la pagina >>>


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